Definiti i contributi per la ricerca termale

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Patologie metaboliche, riparazione tissutale, patologie otorinolaringoiatriche e trattamento delle acque. Sono questi gli ambiti in cui si cimenteranno sei fra i più importanti atenei italiani grazie ai finanziamenti della Fondazione per la ricerca scientifica termale (FoRST), nell’ambito del “VI Bando di ricerca – anno 2017”.

Il consiglio d’amministrazione della Fondazione per la ricerca scientifica termale (FoRST), nell’ultima seduta del 29 novembre, sulla base delle indicazioni fornite dal comitato tecnico-scientifico, che ha raccolto le valutazioni dei referi internazionali anonimi, ha approvato la graduatoria dei progetti di ricerca a suo tempo presentati.

Sei atenei italiani distribuiti fra Roma, Napoli Pisa e Pavia si sono aggiudicati i co-finanziamenti previsti, sulla base dello stanziamento complessivo deliberato e pari a 450mila euro.

Il tema della riparazione tissutale, presente per la prima volta nei bandi della FoRST, ha riscosso grande interesse nella comunità scientifica, prova ne è che circa il 50% delle risorse disponibili sono state indirizzate agli enti di ricerca che hanno presentato proposte su questa area.

In considerazione dell’elevato numero di progetti presentati e dall’interesse suscitato da alcune proposte di indagine su temi di forte interesse e di estrema attualità scientifica, come quello delle patologie metaboliche, con particolare riferimento al diabete, e alle relazioni fra l’effetto dell’acqua termale e il microbiota, hanno fatto sì che il consiglio d’amministrazione deliberasse uno stanziamento di ulteriori 200 mila euro destinato a finanziare ricerche meritevoli sui temi di interesse.

Le sperimentazioni, che prenderanno avvio subito dopo il perfezionamento di alcuni adempimenti amministrativi, dureranno 24 mesi, ma già fra un anno sarà possibile fare il punto sugli stati di avanzamento delle ricerche.