Generalmente considerato come importante fattore di rischio per varie malattie respiratorie, l’inquinamento atmosferico può anche avere un impatto significativo sulla pelle. Ad oggi, si stanno variamente diffondendo prodotti cosmetici con indicazioni “anti-inquinamento”; tuttavia, queste affermazioni non sono state pienamente confermate da solide prove scientifiche e attualmente non esiste un vero metodo standardizzato per convalidare l’efficacia anti-inquinamento dei prodotti cosmetici.
Per questa ragione, il presente articolo descrive un innovativo sistema di esposizione all’inquinamento controllato (CPES), che consente la somministrazione quantificata di sostanze inquinanti sulla pelle e l’analisi del loro impatto diretto. Utilizzando CPES, nello studio, i soggetti umani sono stati esposti alla polvere ambientale e all’ozono, e il sebo è stato campionato e analizzato per i biomarcatori.
A seguito dell’esposizione della cute di soggetti umani alla polvere ambientale (100-450 ÎĽg/cm3) o all’ozono (100-1000 ppb), l’analisi del sebo ha rivelato una significativa diminuzione della concentrazione di squalene e parallelamente un aumento significativo della concentrazione di squalene monoidroperossido e malondialdeide.
In conclusione, i risultati dimostrano lo stress ossidativo cutaneo indotto dalla polvere ambientale e dall’ozono e mostrano anche l’efficacia del CPES nel misurare con precisione l’effetto diretto di inquinanti gassosi e particolati controllati sulla pelle umana, indicando che lo squalene, lo squalene monoidroperossido e la malondialdeide possono essere utilizzati come potenti biomarcatori, per la valutazione delle potenziali dichiarazioni anti-inquinamento dei prodotti cosmetici.
Skin Res Technol, Jan;26(1):50-60 (2020)