L’invecchiamento del viso è un processo biologico multifattoriale e stratificato, caratterizzato da progressive alterazioni morfologiche e biochimiche che interessano sia i tessuti cutanei (Strato I) che quelli sottocutanei (Strato II). Questi cambiamenti, legati all’età, si manifestano clinicamente come deplezione di volume, ptosi tissutale e un peggioramento della qualità generale della pelle.
Le tecnologie di lifting con fili si sono affermate come approccio minimamente invasivo ma biologicamente attivo per la correzione estetica in risposta a tali fenomeni. Originariamente sviluppati per la sospensione meccanica dei tessuti, i moderni sistemi di fili fungono ora da piattaforme multifunzionali che integrano il supporto strutturale con la segnalazione rigenerativa.
Sfruttando i progressi nella chimica dei polimeri, negli scaffold bioriassorbibili e nella somministrazione di acido ialuronico (HA), i fili di nuova generazione sono progettati per modulare il rimodellamento dermico, offrendo al contempo effetti lifting immediati.
Materiali per il lifting con fili: la review
Il presente lavoro, pubblicato su Cosmetics, fornisce una classificazione completa e una valutazione critica dei materiali per il lifting con fili, con un focus su composizione chimica, prestazioni meccaniche, cinetica di degradazione e potenziale biostimolante.
La revisione narrativa si concentra specificamente sulla letteratura relativa all’uso clinico e sperimentale di impianti riassorbibili con fili e al ruolo dell’integrazione di acido ialuronico (HA) nelle procedure dermatologiche estetiche. Particolare enfasi è data all’integrazione superficiale dell’acido ialuronico nei fili monofilamento, dato l’emergere di sistemi di rilascio avanzati come NAMICA, che ne facilitano il rilascio prolungato.
Sistemi biologicamente attivi per una rigenerazione completa
I materiali avanzati per fili, in particolare quelli realizzati in poli(L-lattide-co-ε-caprolattone) [P(LA/CL)], hanno dimostrato sia un supporto tensile sia un’efficacia rigenerativa. Per i nuovi fili ricoperti di acido ialuronico è stata riscontrata una bioattività sinergica, correlata alla stimolazione del rimodellamento cutaneo.
La tecnologia NAMICA rappresenta un progresso nel campo: l’acido ialuronico è, infatti, incapsulato all’interno di fibre polimeriche biodegradabili per consentire un rilascio graduale e una migliore integrazione dermica.
Sono ancora necessari, tuttavia, studi sull’uomo ben progettati per comprovarne l’efficacia terapeutica. Il paradigma del lifting con fili si sta, di conseguenza, spostando da interventi puramente meccanici a sistemi biologicamente attivi che promuovono la rigenerazione completa della matrice extracellulare (ECM). L’integrazione di acido ialuronico nei fili riassorbibili, soprattutto se combinata con tecnologie a rilascio prolungato, rappresenta un’innovazione significativa nella dermatologia estetica, che merita ulteriori valutazioni precliniche e cliniche.
Unendo un lifting meccanico immediato alla rigenerazione dermica prolungata, questi impianti di nuova generazione offrono una promettente strategia mini-invasiva per il ringiovanimento del viso. Con la continua evoluzione, tale tecnologia potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo di interventi biomimetici personalizzati per il ripristino cutaneo correlato all’età.
Burko P, Miltiadis I. Evolution of Thread Lifting: Advancing Toward Bioactive Polymers and Sustained Hyaluronic Acid Delivery. Cosmetics. 2025; 12(3):127. https://doi.org/10.3390/cosmetics12030127



