Il prurito cronico è una condizione dolorosa associata a diverse patologie dermatologiche e sistemiche, tra le quali dermatite atopica, psoriasi, malattia renale cronica, patologie colestatiche e neuropatie, che compromette significativamente la qualità della vita dei pazienti.
Evidenze scientifiche recenti suggeriscono un ruolo essenziale delle vitamine nella sua modulazione attraverso svariati meccanismi, come la regolazione immunitaria, il potenziamento della barriera cutanea, l’attività antinfiammatoria e la diminuzione dello stress ossidativo.
In particolare, le vitamine D, E, B12 e la niacinamide (B3) sono state analizzate per i potenziali effetti antipruriginosi in diverse situazioni.
Nonostante i risultati promettenti, l’efficacia delle vitamine nella gestione del prurito cronico rimane poco chiara. I singoli studi riportano, infatti, esiti variabili a seconda della problematica di base, della durata dell’intervento, del dosaggio e della modalità di somministrazione.
Prurito cronico e vitamine: una metanalisi
Il presente lavoro, pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, si propone di aggiornare e ampliare la valutazione dell’integrazione vitaminica nella riduzione della gravità del prurito in diverse condizioni di base, estendendo l’ambito oltre la vitamina D per includere le vitamine B ed E.
Nello specifico, per identificare studi clinici randomizzati controllati che indagassero gli effetti dell‘integrazione vitaminica sul prurito cronico, è stata condotta una ricerca completa sui database PubMed, Embase, Web of Science e Cochrane Library fino a gennaio 2025. Un totale di ventuno studi clinici randomizzati controllati (partecipanti: n = 1723) è stato compreso nella metanalisi.
Vitamine come terapia aggiuntiva efficace
Se paragonata al placebo, l‘integrazione vitaminica ha favorito un significativo decremento della gravità del prurito (differenza media standardizzata [SMD]: -0,578, IC al 95%: da -0,736 a -0,419, p = 0,000; I² = 53,630, p = 0,003).
Rispetto alla somministrazione orale, le vitamine B12 e D3 per via topica hanno mostrato gli effetti antipruriginosi più pronunciati, soprattutto nei pazienti con dermatite atopica e prurito associato a malattia renale cronica.
Durate di trattamento più brevi (8-12 settimane) sono state collegate ad un sollievo dai sintomi più pronunciato, mentre interventi prolungati non hanno prodotto ulteriori benefici.
L’analisi di sensibilità ha confermato la robustezza dei risultati.
Il test basato sulla regressione di Eggers (p = 0,00979) ha, però, suggerito un potenziale bias di pubblicazione, indicando che l’effetto complessivo potrebbe essere influenzato dagli esiti di studi di piccole dimensioni o dalla sotto-segnalazione di risultati negativi.
La metanalisi soprariportata sottolinea che l’integrazione di vitamine B, D ed E può fungere da terapia aggiuntiva efficace per la gestione del prurito cronico.
La variabilità tra i lavori scientifici considerati evidenzia, tuttavia, la necessità di studi clinici randomizzati controllati ben strutturati e a lungo termine per determinare dosaggio ideale, durata del trattamento e popolazioni di pazienti target che trarrebbero il massimo beneficio dall’impiego di vitamine.
Kuo W-H, Chang K-S, Chang M-H, Hsiao Y, Tsai R-Y. Updated Meta-Analysis on Vitamin Supplementation for Chronic Pruritus: Expanding Evidence Beyond Vitamin D. International Journal of Molecular Sciences. 2025; 26(8):3840. https://doi.org/10.3390/ijms26083840