Per quanto il trattamento principale della dermatite seborroica sia farmacologico, alcuni dermocosmetici possono migliorare il quadro. Una revisione affronta diagnosi, trattamento e patologie concomitanti

La dermatite seborroica è un comune disturbo infiammatorio cronico della pelle che colpisce soprattutto i giovani adulti nelle aree ricche di ghiandole sebacee, come cuoio capelluto, viso e tronco.

Negli adolescenti e negli adulti, la dermatite seborroica può variare da lievi chiazze a una desquamazione diffusa del cuoio capelluto. Nei neonati si manifesta principalmente sul cuoio capelluto sotto forma di chiazze giallastre e squamose.

Negli adulti, è probabile che diversi fattori ambientali favoriscano lo sviluppo della dermatite seborroica, così come la colonizzazione fungina da parte di malassezia, l’attività delle ghiandole sebacee, nonché l’immunosoppressione, fattori endocrini, neurogenici e iatrogeni.

Nei bambini, la comparsa precoce nel primo trimestre di vita suggerisce un’eccessiva attività delle ghiandole sebacee dovuta agli ormoni materni, insieme ad alterazioni del microbioma cutaneo.

La diagnosi

La diagnosi di dermatite seborroica è solitamente clinica e raramente sono necessarie indagini specifiche. Il trattamento mira a modulare la produzione di sebo, a ridurre la colonizzazione della pelle da parte della malassezia e a controllare l’infiammazione.

I trattamenti topici rappresentano l’approccio terapeutico primario; nei casi gravi e in quelli resistenti si può considerare l’uso off-label di alcuni farmaci topici e sistemici, nonché il trattamento con fototerapia UVB.

La revisione

Alcuni ricercatori italiani dell’Università di Catania hanno avviato uno studio, pubblicato su Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology, che intendeva fornire una revisione aggiornata sulle indagini diagnostiche e sulla gestione terapeutica della dermatite seborroica in soggetti immunocompetenti (adulti o bambini) e in alcune condizioni in cui si osserva un’alta prevalenza di dermatite seborroica, come l’Hiv/Aids, i disturbi neurologici, la malattia di Parkinson, la paralisi facciale e la sindrome di Down.

La revisione della letteratura è stata effettuata sul database PubMed nel periodo gennaio 2017-aprile 2022 includendo articoli e recensioni in lingua inglese.

Dermatite seborroica e patologie concomitanti

Le forme di dermatite seborroica estese, gravi e refrattarie sono storicamente considerate un possibile marker dermatologico dell’Aids, in ogni fase dell’infezione da Hiv, sia negli adulti sia nei bambini.

L’incidenza della dermatite seborroica tra i soggetti sieropositivi arriva al 40%, mentre nei pazienti affetti da Aids varia dal 30% all’83% (contro il 3% della popolazione sieronegativa).

Forme gravi e recalcitranti di dermatite seborroica possono essere riscontrate anche in associazione a forme ereditarie (acrodermatite enteropatica) o acquisite di carenza di zinco in età neonatale/adulta, nonché a dipendenza da alcol, pancreatite cronica alcolica, infezione da virus dell’epatite C e carenze nutrizionali.

La diagnosi di dermatite seborroica è di solito facilmente formulabile sulla base dell’anamnesi e delle caratteristiche cliniche tipiche. Tuttavia, in casi selezionati, soprattutto nelle forme più gravi o ricorrenti, sono raccomandati esami del sangue, per escludere l’infezione da Hiv, e dermatoscopia, utile per identificare altre dermatosi.

Il trattamento

A causa del suo decorso cronico recidivante, il trattamento della dermatite seborroica deve essere efficace, ma non aggressivo. L’approccio terapeutico deve essere, dunque, scelto in base all’estensione, alla gravità e alla localizzazione della malattia. Per ottenere il miglior risultato clinico, è importante considerare anche l’età del paziente, lo stato immunitario e la risposta alle terapie precedenti, tenendo conto di eventuali patologie concomitanti.

I farmaci più comunemente utilizzati includono gli antimicotici topici, sia come monoterapia sia in associazione con i corticosteroidi quando è consigliabile un rapido controllo dell’infiammazione.

L’uso di corticosteroidi topici presenta rischi di atrofia cutanea, mentre l’uso off-label di antimicotici sistemici è gravato da diverse limitazioni, tra cui il rischio di alcuni effetti collaterali sistemici, ad esempio anomalie della funzionalità epatica o degli esami del sangue, interazioni con altri farmaci sistemici concomitanti. Pertanto, sono raccomandati solo in casi selezionati.

Infine, per quanto il trattamento principale della dermatite seborroica sia farmacologico, l’uso di prodotti cosmetici appropriati può migliorare i risultati e la compliance dei pazienti.

Sebbene ampiamente utilizzati, ad oggi solo limitate evidenze cliniche supportano l’uso di emollienti per migliorare la funzione barriera nella dermatite seborroica. Un’altra categoria di trattamenti non farmacologici comprende i cosmeceutici.

Per ottimizzare la gestione della dermatite seborroica, vanno prese in considerazione l’età dei pazienti, l’area da trattare e la terapia farmacologica in corso.

Le conclusioni

I ricercatori hanno inteso rimarcare l’importanza di informare i pazienti affetti da dermatite seborroica circa il fatto che, trattandosi di una patologia cronica, una risoluzione completa dopo la terapia topica o sistemica è un obiettivo di difficile raggiungimento.

Inoltre, i soggetti affetti da dermatite seborroica devono essere informati circa l’evenienza che alcune circostanze possono peggiorare la loro condizione: l’assunzione di alcuni farmaci, carenze nutrizionali e la concomitante immunosoppressione, comorbilità. Infine, va considerato anche il ruolo dei fattori ambientali (freddo, bassa umidità, eccessiva esposizione al sole), dello stress fisico o psicologico, dello stile di vita non sano (consumo di alcol), dell’uso errato o inadeguato di cosmetici, che possono contribuire a peggiorare la dermatite seborroica.

A quest’ultimo proposito, hanno sottolineato i ricercatori, è importante non lasciare che i pazienti scelgano liberamente il prodotto cosmetico, a causa dell’elevato rischio di compromettere l’esito del trattamento.

Per esempio, l’uso di prodotti oleosi e/o comedogeni può causare un peggioramento della dermatite seborroica, mentre un sovra-trattamento aggressivo può indurre xerosi e o dermatite da contatto irritante o allergica.

F. Dall’Oglio, M. R. Nasca, C. Gerbino et al., An Overview of the Diagnosis and Management of Seborrheic Dermatitis, Clin Cosmet Investig Dermatol. 2022 Aug 6;15:1537-1548. Doi: 10.2147/CCID.S284671. eCollection 2022