La psoriasi, malattia infiammatoria cronica della pelle immunomediata, colpisce circa 100 milioni di persone in tutto il mondo e in Europa interessa circa il 2% della popolazione, con una prevalenza in aumento.
È caratterizzata da placche squamose eritematose, e può interessare le articolazioni in caso di psoriasi artropatica, una malattia grave è associata a un significativo deterioramento della salute fisica e mentale a causa del suo impatto sulle attività quotidiane.
L’obesità gioca un ruolo centrale nello sviluppo della malattia, evidenziando forti associazioni tra circonferenza della vita e rischio di psoriasi. L’obesità potrebbe favorire l’infiammazione della pelle, ma le malattie della pelle e delle articolazioni possono anche portare a una ridotta partecipazione all’attività fisica, con conseguente aumento di peso.
Comprendere gli effetti metabolici cutanei e sistemici associati all’obesità e alla psoriasi è un prerequisito essenziale per definire strategie di trattamento e prevenzione per questi diffusi problemi di salute pubblica.
Psoriasi e obesità: lo studio
Un lavoro di revisione condotto in Italia e pubblicato su Nutrients ha inteso far luce sull’intervento nutrizionale e sul suo ruolo nel trattamento dei pazienti con psoriasi.
L’approccio a questi pazienti deve essere interdisciplinare e concentrarsi sia sui sintomi cutanei sia sul riconoscimento e il controllo delle condizioni di comorbidità come problemi cardiovascolari, metabolici, nutrizionali e sociopsicologici.
Lo scopo del lavoro è quello di analizzare come la nutrizione possa aiutare nella gestione terapeutica di questa complessa patologia.
La revisione è stata condotta su Pubmed tramite MedLine, fino a novembre 2022, con l’obiettivo di identificare gli studi pubblicati che esploravano il ruolo del disturbo metabolico nei pazienti con psoriasi.
Sono stati inclusi studi che coinvolgevano pazienti con psoriasi; studi contenenti informazioni su obesità, diabete tipo 2, celiachia e carenze di micronutrienti; dieta, cambiamenti nello stile di vita e integrazione di micronutrienti; tutti i tipi di studio (compresi studi osservazionali, prospettici e retrospettivi, studi caso-controllo, studi di coorte, revisioni narrative, revisioni sistematiche e meta-analisi) e studi scritti in inglese. Tutti gli studi che non rientravano nei criteri precedenti sono stati esclusi dal processo di revisione.
Psoriasi e comorbidità
È emerso che la psoriasi è associata a molteplici malattie croniche non trasmissibili, come il morbo di Crohn, la depressione, le malattie cardiovascolari, il cancro e la sindrome metabolica. Secondo la ricerca clinica, la psoriasi può presentarsi insieme alla sindrome metabolica, al diabete mellito di tipo 2, all’ipertensione, alla steatosi epatica e alla steatosi epatica non alcolica. Infatti, recentemente, un numero crescente di studi e metanalisi ha messo in luce una stretta relazione tra psoriasi e disturbi metabolici, tra cui diabete, obesità, carenze vitaminiche e celiachia.
Psoriasi e microbiota intestinale
Nella revisione sono stati, pertanto, evidenziati gli importanti meccanismi consolidati ed emergenti che collegano la psoriasi con l’obesità, il diabete, le carenze vitaminiche e la malattia celiaca. Inoltre, un focus del lavoro è stato dedicato alla disbiosi del microbiota intestinale, in quanto un numero crescente di studi ha identificato i disturbi metabolici associati alla disbiosi del microbiota intestinale come possibili fattori scatenanti o cause della psoriasi.
I risultati
L’analisi condotta dimostra che uno stile di vita sano può influenzare positivamente il decorso della malattia. Il mantenimento di un corretto peso corporeo, insieme all’attività fisica e a corrette scelte nutrizionali, è associato ad un miglioramento della gravità della psoriasi.
Una dieta ricca di fibre, vitamine e polifenoli può essere una strategia per controllare i sintomi della psoriasi. L’efficacia di questo approccio nutrizionale risiede non solo nel suo potere antinfiammatorio, ma anche nella capacità di influenzare favorevolmente il microbiota intestinale e contrastare la disbiosi, fattore di rischio per molte malattie autoimmuni.
Le conclusioni
In sinergia con la terapia standard, l’adozione di un approccio nutrizionale appropriato può essere raccomandato per migliorare l’espressione clinica della psoriasi e ridurre l’incidenza delle comorbidità, hanno evidenziato i ricercatori.
M. Cintoni, M. Palombaro, F. S. Maramao et al., Metabolic Disorders and Psoriasis: Exploring the Role of Nutritional Interventions, Nutrients. 2023 Sep 6;15(18):3876. doi: 10.3390/nu15183876