È stata inaugurata oggi, giovedì 3 ottobre, la ventiseiesima edizione del Congresso di Agorà, Società italiana di medicina estetica. L’evento, in corso al MiCo di Milano, vedrà riuniti fino a sabato 5 ottobre medici ed esperti provenienti da tutta Italia e dal mondo, con l’obiettivo di confrontarsi sulle ultime ricerche e tecnologie in questo settore in continua evoluzione.

Diversi gli highlight di questa edizione, con focus specifici sull’anatomia per trattamenti sempre più sicuri ed efficaci e con approfondimenti sull’utilizzo dell’ecografia del viso.

Non mancheranno le occasioni di aggiornamento professionale, con sessioni guidate sulla prevenzione delle complicanze, sulle nuove tecnologie come i fili tensore e l’unione di laser e medicina rigenerativa.

Spazio anche all’impegno sociale di Agorà, con iniziative dedicate ai pazienti oncologici e le confermate collaborazioni con Fondazione Umberto Veronesi ETS e Fondazione Onda ETS.

Tra le collaborazioni internazionali, quelle con IAPCAM (The International Association for Prevention of Complications in Aesthetic Medicine) e la società indiana di dermatologia SODC (Stalwarts of Dermatology Congress).

Una medicina estetica sicura

Al centro del Congresso di Agorà di quest’anno viene sottolineata l’importanza di un approccio multidisciplinare, che coniuga competenze tecniche e sensibilità clinica, verso un sempre più elevato tenore di qualità e sicurezza. Al cuore, una formazione approfondita sullanatomia, cruciale per eseguire i trattamenti in modo sicuro, e l’adozione di protocolli standardizzati, per prevenire e gestire efficacemente eventuali complicanze. Tutto ciò, nell’ottica di una rinnovata attenzione e cura centrata sul paziente.

Un focus già iscritto nel patrimonio genetico di Agorà, come spesso ricordato dal fondatore Alberto Massirone: «Una medicina, sinonimo di sicurezza, in cui la salute dei pazienti sia imprescindibile. Così come la formazione che, per la nostra società scientifica, è un tema fondamentale».

Una sfida che è anche un’opportunità. «In un mercato in rapida evoluzione, che ha visto aumentare le prestazioni dei medici del 10% negli ultimi anni, dimostrare una grande capacità di adattamento e aggiornamento, può fare la differenza nel rimanere competitivi e soddisfare le esigenze di una disciplina medica che ormai è divenuta tale a tutti gli effetti», afferma Maurizio Cavallini, specialista in chirurgia plastica, membro del Comitato Scientifico di Agorà.

L’importanza della conoscenza dell’anatomia

La sicurezza inizia da una conoscenza approfondita dell’anatomia: per questo la Scuola Agorà organizza alcune sessioni all’anno di cadaver lab, per sperimentare dal vivo l’anatomia nella sua tridimensionalità.

Quest’anno uno dei temi centrali del congresso è proprio The Anatomy: Behind Safety. Tre lectio magistralis sull’anatomia, le zone critiche e le indicazioni terapeutiche per le regioni superiore, mediana e inferiore del viso, inclusi suggerimenti e accorgimenti per i trattamenti medico-estetici.

L’accento sulla formazione, in medicina estetica, può contribuire a minimizzare l’insorgenza di complicazioni, particolarmente nel trattamento del viso, un’area anatomica complessa con strutture sofisticate.

Una comprensione dettagliata della mappa anatomica del viso, insieme a un accurato esame della storia clinica del paziente, permette al medico estetico di eseguire trattamenti in modo sicuro ed efficace, riducendo i rischi e ottimizzando i benefici.

Il Centro per la gestione delle complicanze in medicina estetica

Oltre alle complicanze recenti e acute, esistono anche quelle tardive, che possono manifestarsi anche dopo 15-20 anni, causate da sostanze ora proibite dalla legge, come il silicone e i filler semipermanenti con acido ialuronico e sostanze non completamente riassorbibili.

Per affrontare qualsiasi tipo di effetto collaterale, Agorà ha istituito il Centro per la gestione delle complicanze in medicina estetica, uno dei più importanti nel nord Italia, coordinato da Maurizio Cavallini.

Il Centro offre assistenza sia ai pazienti sia ai medici, che possono inviare il paziente o richiedere un supporto congiunto e multi-specialistico per la gestione e risoluzione delle complicanze.