Dall’UE tolleranza zero per la mutilazione genitale femminile

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stop all'infibulazioneIl fermo impegno dell’UE per l’eliminazione della mutilazione genitale femminile è stato ribadito oggi, in occasione della Giornata internazionale della tolleranza zero nei confronti della mutilazione genitale femminile. In una dichiarazione a più mani (firmata da Federica Mogherini, Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/vicepresidente della Commissione, e da tre commissari) si sottolinea come 200 milioni di ragazze siano ancora vittime di questa violazione al mondo e che da qui al 2030 lo stesso numero di ragazze sia a rischio di subire questa pratica anche in Europa. Questo anche se la mutilazione genitale femminile è un reato in tutti gli Stati membri dell’UE, nella maggior parte dei quali chiunque porti ragazze al di fuori dell’UE per farle mutilare può essere perseguito. Inoltre, le vittime di tali pratiche beneficiano di un elevato livello di protezione nell’UE.

In ambito internazionale, poi, l’UE collabora con le Nazioni Unite all’iniziativa “Spotlight”, volta a eliminare tutte le forme di violenza contro donne e ragazze perpetrate soprattutto nell’Africa subsahariana, regione in cui questa pratica è ancora molto diffusa. Fornisce anche un sostegno costante all’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, e all’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, per accelerare il cambiamento in 17 Paesi promuovendo l’adozione di piani d’azione nazionali e linee di bilancio. Al tempo stesso l’UE aiuta oltre 1,5 milioni di donne e ragazze a beneficiare di servizi di protezione e assistenza, e incoraggia oltre 3 000 comunità, che rappresentano 8,5 milioni di persone, a fare una dichiarazione pubblica di rinuncia a queste pratiche.