Crescono in Italia i trattamenti con tossina botulinica

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Massimo Signorini e Giuseppe Sito
Massimo Signorini e Giuseppe Sito

In Italia cresce l’uso della tossina botulinica, secondo i dati dell’Associazione italiana terapia estetica botulino (Aiteb), divulgati in occasione del primo Congresso nazionale, svoltosi a Torino. Nel periodo 2011-2013 il mercato della tossina botulinica è cresciuto del 18% passando da 15 milioni di euro a oltre 17,7 milioni; la crescita si conferma nel primo trimestre del 2014, con un +11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’Italia è il quarto mercato in Europa alle spalle di Regno Unito, Germania e Francia, e davanti alla Spagna. Il paziente tipo del botox, secondo un’indagine condotta tra medici estetici, chirurgi plastici, dermatologi è prevalentemente donna (93-95%) e ha un’età che va dai 46 ai 55 anni (60%). Si reca dal medico periodicamente per i trattamenti, che durano in media da 4 a 6 mesi. Gli uomini rappresentano una quota piuttosto ridotta (5-7%) e hanno in media 50 anni. Elevata la soddisfazione dichiarata dai pazienti.

Per quanto riguarda la ricerca, spiega Massimo Signorini, presidente di Aiteb: «Recenti evidenze dell’azione del botulino sulla cute fanno emergere un nuovo interessante potenziale anti-photoaging del farmaco. Inoltre, sono in fase di sviluppo nuove formulazioni di tossina botulinica, in forma liquida, per uso topico, senza uso di aghi che troveranno impiego prevalentemente per le zampe di gallina e per le iperidrosi». Infine tra le novità nell’uso del botox emerge “un sempre maggiore utilizzo sinergico di tossina botulinica e filler nell’ottica di avere migliori risultati e più duraturi” come ha sottolineato Giuseppe Sito, vicepresidente di Aiteb.